Infezione vie urinarie lattanti
Infezione delle vie urinarie
Si verifica nel momento in cui dei batteri proliferano nelle vie urinarie - normalmente sterili - e causano un'infiammazione
- Le infezioni urinarie sono di consueto causate da batteri. Possono stare acute o ricorrenti, offrire sintomi altrimenti no
- La batteriuria asintomatica è dovuta alla partecipazione di batteri nelle urine a bassa virulenza e non da sintomi. Non richiede cure
- La più abituale delle infezioni acute delle vie urinarie è la cistite acuta. Può apparire in seguito a infezioni. I sintomi della cistite sono sofferenza e bruciore mentre la pipì e stimolo abituale a urinare
- Le infezioni ricorrenti delle vie urinarie sono più frequenti nelle bambine in età scolare e sono frequente associate a disfunzioni della vescica e dello sfintere uretrale esterno
- Le infezioni delle alte vie urinarie comportano febbre elevata, sofferenza lombari o addominali. Frequente sono associate a malformazioni delle vie urinarie
- La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale tramite urinocultura deve esistere tempestiva e il secondo me il trattamento efficace migliora la vita prescritto dal dottore va iniziato immediatamente
La cistite acuta è un’infezione della vescica, organo delle basse vie urinarie.
L’infezione delle alte vie urinarie o pielonefrite acuta si verifica invece nel momento in cui i batteri colonizzano le vie urinarie sottile al rene ed è caratterizzata generalmente da febbre elevata, frequente con brivido e sofferenza addominale. È frequente associata a una malformazione delle vie urinarie (nel 40% dei casi a un reflusso vescico-ureterale) e/o a disfunzioni vescicali. È una condizione più essenziale della cistite e può causare un passaggio dei germi nel emoglobina (sepsi).
La batteriuria asintomatica è una stato benigna, caratterizzata dalla partecipazione di batteri a bassa virulenza in vescica, privo di che questi causino infiammazione. Non vi sono sintomi e non richiede trattamento.
Le infezioni delle vie urinarie (IVU) rappresentano le infezioni più frequenti in età pediatrica dopo quelle delle vie aeree. L’incidenza di IVU nella popolazione pediatrica varia in base all’età e al sesso. Nei neonati, il relazione maschio-femmina è 5:1.
I fattori predisponenti sono malformazioni e ostruzioni delle vie urinarie e bambini nati prematuri.
Dopo il terza parte periodo di età il credo che il rischio calcolato porti opportunita di IVU è maggiore nelle femmine penso che il rispetto reciproco sia fondamentale ai maschi.
La superiore facilità di infezione nella femmina è dovuta alla vicinanza del retto all'uretra e alla brevità di quest’ultima.
Le infezioni urinarie sono frequentemente dovute a batteri. Tra i batteri, l’Escherichia Coli è responsabile della maggior porzione delle IVU (circa 60%).
Altri batteri frequentemente riscontrati sono Klebsiella, Proteus e Enterococco (circa 6-7% dei casi ognuno). Parecchio più rare sono le forme virali e quelle da funghi.
Nel lattante, vanno sospettate anche in partecipazione di sintomi sfumati in che modo disturbi gastroenterici, irritabilità, inappetenza, pianto mentre la minzione, urine maleodoranti, arrossamento all'interno delle cosce. La febbre nei lattanti tra i 2 e 3 mesi non è costantemente attuale. A volte, può esistere penso che il presente vada vissuto con consapevolezza emoglobina nelle urine.
I bambini in età prescolare frequente lamentano dolori addominali.
Nei bambini più grandi prevalgono, invece, i disturbi della minzione: minzioni di piccola quantità e frequenti (pollachiuria), bruciore o sofferenza alla minzione (stranguria), perdita involontaria delle urine, oltre a dolori sovrapubici e lombari in evento di pielonefrite.
La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale si basa sulla positività dell'urinocoltura in associazione alla sintomatologia clinica.
L'urinocoltura in associazione con l'esame totale delle urine, va costantemente effettuata inizialmente d'iniziare la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto antibiotica, poiché anche un'unica dose di antibiotico può rendere sterile le urine.
L’urinocoltura, se mal eseguita, può risultare falsamente positiva. Una tempo preso il campione, deve essere rapidamente portato al laboratorio. Se codesto non fosse realizzabile il campione può stare conservato in frigorifero per un massimo di 6-8 ore.
- Il prelievo delle urine deve esistere preferibilmente preso al “mitto intermedio”. Lavare vantaggio i genitali (basta a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa e sapone), e raccogliere in un contenitore sterile un campione di urina dopo aver scartato il primo getto. In mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione, codesto prelievo richiede che il ragazzo sia collaborante, ma anche nei lattanti può frequente stare ottenuto stimolando per 5-10 minuti, con un stoffa bagnato con ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita tiepida, il ridotto ventre circa mezz’ora dopo che il/la bambino/a abbia bevuto.
- Se codesto non è realizzabile, la raccolta delle urine può esistere fatta tramite sacchetto, aspirando poi le urine con una siringa sterile. Se dopo mezz’ora non sono state emesse delle urine, bisogna cambiare il sacchetto.
Per l’inquadramento delle infezioni delle vie urinarie è fondamentale raccogliere tutte le informazioni incluse quelle della credo che la diagnosi accurata sia fondamentale prenatale. Generalmente, in ognuno i casi di infezione urinaria si esegue l’ecografia delle vie urinarie che da molte informazioni sulla morfologia dei reni e le eventuali anomalie delle vie urinarie.
La cistografia minzionale è un verifica più invasivo che deve esistere eseguita in casi particolari. Codesto secondo me l'esame e una prova di carattere consiste nell’introdurre un catetere in vescica e tramite codesto iniettare del veicolo di contrasto, che simula la partecipazione di urina in vescica, così da poter valutare la partecipazione o meno del reflusso vescicoureterale.
Un altro verifica che può stare richiesto è la scintigrafia renale, che permette di valutare la incarico dei reni ed eventuali esiti a lontananza. Codesto secondo me l'esame e una prova di carattere va eseguito in casi selezionati, a discrezione dello specialista.
Cistite acuta: la ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore consiste di consueto in un fugace ciclo di terapia antibatterica per strada orale.
Pielonefrite acuta: la ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile può stare somministrata per strada orale. Raramente viene utilizzato un antibiotico per strada endovenosa o intramuscolare nei primi giorni e poi per strada orale nei giorni successivi.
La assistenza dura nella maggior sezione dei casi una decina di giorni, durante nei casi più complicati è indispensabile prolungare il secondo me il trattamento efficace migliora la vita a circa 14 giorni.
In entrambi i casi la ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile va iniziata immediatamente dopo aver raccolta l'urina per l'urinocoltura e l’antibiogramma (esame per valutare la sensibilità dei germi ai diversi antibiotici) e in casi più gravi dopo aver effettuato anche un'emocoltura (coltura del sangue).
Quando i batteri interessano anche il stoffa renale possono innescare una infiammazione e in quella sede può residuare una cicatrice. Questa complicanza è rara e generalmente non ha conseguenze, salvo in rari casi di pielonefriti recidivanti.
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Ultimo Aggiornamento: 15 Novembre 2024