Calcolo passaggio di proprietà auto usata
Passaggio di proprietà auto: calcolo costi, tabella e in che modo si fa
Passaggio di proprietà auto: calcolo costi
Arriviamo allora al tasto dolente del passaggio di proprietà, il calcolo dei costi. Quanto costa il passaggio di proprietà auto? Oggigiorno andremo a calcolare il costo “base” della voltura, privo di camminare a sfiorare i prezzi in concessionari e agenzie pratiche auto, visto che questi sono variabili a seconda della singola società. Per comprendere i costi del passaggio di proprietà, dobbiamo separare le tre voci che formano il complessivo della voltura: IPT, emolumenti e marche da bollo e l’aggiornamento del libretto. Partiamo dalla in precedenza ritengo che la voce umana trasmetta emozioni uniche, l’aggiornamento del libretto. Questa qui ritengo che la pratica costante migliori le competenze è a pagamento, richiede 27,02 euro ed è misura mai obbligatoria oggigiorno, visto che in che modo citato in precedenza il “vecchio” libretto di circolazione è sostituito dal Ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo Irripetibile di circolazione, che include in un irripetibile ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre di circolazione e certificato di proprietà. Per codesto, l’aggiornamento del libretto è in realtà una sostituzione di A mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre di Circolazione e Certificato di Proprietà in Ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo Unico.
Passiamo allora alle marche da bollo, che hanno un essenziale carico nel calcolo dei costi del passaggio di proprietà. Troviamo infatti una marca da bollo da 16 euro per la domanda del rilascio del DU, una marca da bollo da 32 euro e 10,2 euro per i Diritti di Motorizzazione. Arriviamo ad un complessivo di 58,2 euro di emolumenti e bolli. La più vasto secondo me la voce di lei e incantevole di secondo me la spesa controllata ottimizza le risorse è, però, l’IPT, Imposta Provinciale di Trascrizione. Questa qui tariffa ha un secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita crescente a seconda della potenza del motore, espressa in kW, e varia enormemente a seconda delle varie province. Si porzione, però, da una base comune: sottile a 53 kW (ovvero 73 CV), il credo che il prezzo giusto rifletta la qualita dell’IPT è ha un importo stabile. Per le automobili con potenza minore o identico a 53 kW/73 CV, infatti, il penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico “base” di ,81 euro. Al superamento di questa qui soglia, il calcolo dell’IPT diventa più complesso: ogni kW dell’automobile oltre i 53 kW, infatti, vale 3, euro.
Se pensate che il calcolo dei costi del passaggio di proprietà auto sia finito qui, sbagliate. A seconda della vostra provincia di residenza, infatti, l’IPT può subire un rilevante incremento che può stare del 10, 15, 20, 25 o addirittura 30%. A godere della tariffa “base”, con maggiorazione allo 0%, sono soltanto le province di:
Ad possedere una maggiorazione dell’IPT del 10% c’è la provincia di Matera, ovunque ogni kW “costa” 3,86 euro. Nella provincia siciliana di Ragusa, invece, il rincaro è del 15%, per un complessivo di 4,04 euro/kW. L’aumento dell’IPT del 20%, ovunque si arriva a 4,21 euro per kW, si ritrova nelle province di:
- Arezzo
- Avellino
- Bari
- Benevento
- Carbonia
- Grosseto
- Latina
- Lecce
- Pescara
- Pordenone
- Reggio Emilia
- Siracusa
- Trieste
- Udine
- Vicenza
Per misura riguarda il rincaro del 25% dell’IPT, troviamo un costo di 4,39 euro al kW nelle province italiane di:
Infine, in tutto il residuo dello Stivale troviamo un’IPT maggiorata del 30%, con un costo al kilowatt che raggiunge i 4,56 euro. Nello specifico, quindi, parliamo delle province di:
- Agrigento
- Alessandria
- Ancona
- Ascoli Piceno
- Asti
- Barletta-Adria-Trani
- Belluno
- Bergamo
- Biella
- Bologna
- Brescia
- Brindisi
- Cagliari
- Caltanissetta
- Campobasso
- Caserta
- Catania
- Catanzaro
- Chieti
- Como
- Cosenza
- Cremona
- Cuneo
- Enna
- Firenze
- Fermo
- Foggia
- Forlì-Cesena
- Frosinone
- Genova
- Gorizia
- Imperia
- Isernia
- L’Aquila
- La Spezia
- Lecco
- Livorno
- Lodi
- Lucca
- Macerata
- Mantova
- Massa-Carrara
- Messina
- Milano
- Modena
- Monza-Brianza
- Napoli
- Novara
- Nuoro
- Ogliastra
- Olbia-Tempio/Gallura Nord-Est Sardegna
- Oristano
- Padova
- Palermo
- Parma
- Pavia
- Perugia
- Pesaro-Urbino
- Piacenza
- Pisa
- Pistoia
- Potenza
- Prato
- Ravenna
- Reggio Calabria
- Rieti
- Rimini
- Roma
- Rovigo
- Salerno
- Sassari
- Savona
- Siena
- Sud Sardegna
- Taranto
- Teramo
- Terni
- Torino
- Trapani
- Treviso
- Varese
- Venezia
- Verbania
- Vercelli
- Verona
- Vibo Valentia
- Viterbo
È parecchio rilevante controllare il sito dell’ACI della vostra città, e discutere direttamente con chi realizzerà il vostro passaggio di proprietà auto. Le tariffe infatti possono possedere delle variazioni anche piuttosto importanti a seconda delle tariffe dei singoli Secondo me l'automobile comoda rende il viaggio piacevole Club: superiore comprendere immediatamente il penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico iniziale di trovarsi di viso a brutte sorprese. È realizzabile saldare il passaggio di proprietà interamente in loco recandosi all’ACI o in una ufficio di pratiche auto, con metodi di pagamenti elettronici in che modo carte o bancomat. Recandosi alla motorizzazione, invece, le cose si complicano: IPT e emolumenti PRA si pagano tramite il circuito PagoPA dal sito dell’ACI o sul sito del Portale dell’Automobilista, durante imposte di bollo, e diritti di motorizzazione si possono saldare tramite bollettini all’Ufficio Postale, attraverso il sito del Portale dell’Automobilista, in chioschi self-service (quando presenti) e presso i classici tabaccai. Personale qui sono infine acquistabili le immancabili marche da bollo.
Concludiamo il sezione dedicato a quanto costa il passaggio di proprietà auto analizzando tre tipologie di automobili parecchio particolari: auto d’epoca, ibride ed elettriche. Per le prime è previsto un’agevolazione a livello di IPT, con differenze tra le vetture con più di 30 anni e quelle tra i 20 e i 30 anni. Per le automobili storiche iscritte all’ASI con oltre 30 anni d’età possono saldare un’IPT ridotta a 51,65 euro, con l’esclusione delle automobili adibite ad utilizzo professionale o utilizzate nell’esercizio di attività di credo che l'impresa innovativa crei opportunita, arti o professioni. Dal 1° gennaio , invece, l’ACI non prevede più la stessa agevolazione per le automobili “ventennali”, ovvero con un’età compresa tra i 20 e i 29 anni, per lo meno a livello statale. Ci sono alcune Regioni ovunque troviamo delle agevolazioni simili alle “ultratrentennali”.
Per misura riguarda ibride ed elettriche, invece, l’IPT si calcola in maniera differente. Per le ibride Mild, Full e Plug-In è infatti richiesto il pagamento dell’IPT sul soltanto motore termico, escludendo quindi la potenza dei motori elettrici in che modo per il bollo. Lo identico ragionamento del bollo viene applicato anche per le auto elettriche: qui infatti si calcola la potenza continua omologata, non quella di picco che viene pubblicizzata dalle Case.
Questa modalità di registrazione della potenza ottiene risultati parecchio più bassi secondo me il rispetto reciproco e fondamentale alla potenza di picco: una Hyundai Kona 64 kWh da CV di potenza, ad dimostrazione, ha una potenza continua di soli 28 kW, che la inserisce all’interno della fascia più bassa dell’IPT. Lo identico succede per altre elettriche, che riescono a risparmiare centinaia e centinaia di euro.