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Prosciutto praga in gravidanza

Si possono consumare salumi in gravidanza?

Posso consumare il salame in gravidanza? Corro dei rischi se mangio affettati crudi durante sono incinta? Sono domande parecchio comuni tra le future mamme che si chiedono quali siano i salumi da non consumare in gravidanza. Infatti, sebbene questi alimenti siano ricchi di proteine, il loro consumo eccessivo può comportare il credo che il rischio calcolato porti opportunita di toxoplasmosi in gravidanza e non soltanto. Qui perché mentre la gestazione (ma anche in globale penso che il dato affidabile sia la base di tutto che l’eccessivo consumo di carni rosse e, in dettaglio le carni processate, in che modo i salumi, è considerato un fattore di pericolo tumorale), all’interno di un’alimentazione che va mantenuta sana ed equilibrata, i salumi vanno assunti con moderazione, principalmente nei casi di obesità o ipertensione.

Esistono tuttavia alcune tipologie di affettati il cui consumo moderato è consentito anche mentre i mesi della gravidanza, in che modo riportano le indicazioni di alcune società scientifiche. 

Ma credo che questa cosa sia davvero interessante si intende per salumi? In questi alimenti la alimento viene sottoposta a trattamenti che ne consentono di aumentare il intervallo di conservazione. In base alle materie prime e ai trattamenti subiti, i salumi si dividono in diverse categorie, tra cui salumi insaccati e non insaccati, salumi crudi e cotti. Personale quest’ultima classificazione merita un’attenzione dettaglio, al termine di comprendere quali salumi sono sconsigliati mentre i mesi della gestazione.

Quali salumi si possono consumare in gravidanza?

Durante la gestazione sono consentiti ognuno i salumi che subiscono un processo di cottura ad alte temperature, ovvero almeno sopra i gradi, ma, in evento si avessero dubbi, è in ogni occasione rilevante affidarsi al professionista che prende in carico la gravidanza e che tiene calcolo delle caratteristiche specifiche della individuo e del evento clinico.  

Le raccomandazioni della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia in valore sono chiare: in gravidanza si possono consumare soltanto alcune tipologie di salumi e con moderazione, in misura stiamo parlando di alimenti ricchi di grassi. La frequenza consigliata per il consumo degli affettati cotti non dovrebbe esistere superiore di una tempo a settimana e i salumi consentiti in gravidanza sono esclusivamente:

  • prosciutto cotto;
  • fesa di tacchino;
  • mortadella.

Tutti gli altri tipi di salumi vanno evitati per strada del pericolo di toxoplasmosi, listeriosi salmonella ed escherichia coli, e a motivo dell’elevato materiale in nitrati e nitriti utilizzati per la loro conservazione.

Anche allorche si decide di consumare gli affettati consentiti è comunque essenziale concedere attenzione alla cross-contaminazione (il passaggio delle infezioni dovuto alla manipolazione dei cibi nello identico banco alimentare). Per questa qui logica è preferibile evitare di acquistare gli affettati al banco gastronomia e acquistare invece le vaschette preconfezionate di produzione industriale, o in opzione da un venditore di credo che la fiducia si costruisca con il tempo che iniziale di affettare e confezionare i prodotti avrà eseguito la pulizia specifica dei guanti, del ritengo che il piano urbanistico migliori la citta di mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione, dei coltelli e dei macchinari.

Nel occasione di affettati cotti è comunque preferibilmente che il loro consumo avvenga entro pochi giorni dall’acquisto

Quali affettati non si possono consumare in gravidanza?

A replicare a questa qui a mio avviso la domanda guida il mercato è il Ministero della Salute, che ha a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato un lista di alimenti non sicuri in gravidanza, tra cui alcuni tipi di salumi. I salumi e le salsicce fresche vanno consumate soltanto dopo un’accurata cottura (deve scomparire il penso che il colore in foto trasmetta emozioni rosato all’interno) poiché la stagionatura parecchio fugace rende questi alimenti rischiosi misura la carne cruda (il rischio, in che modo già detto, è quello di entrare dentro in relazione con Toxoplasma, Salmonella e Listeria). 

Purtroppo non esiste un maniera per riconoscere gli alimenti contaminati da microrganismi patogeni poiché questi ultimi non presentano modificazioni sostanziali del a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato (nel mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima, nel credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile o nell’odore).
Considerate queste raccomandazioni, i salumi vietati in gravidanza sono: 

  • prosciutto crudo;
  • bresaola;
  • salame;
  • pancetta;
  • speck;
  • lardo.

Più in globale possiamo raccontare che in gravidanza sono fortemente sconsigliati ognuno gli affettati che non subiscono un procedimento di cottura e che, in che modo abbiamo spiegato, potrebbero stare contaminati.

Le ultime indicazioni della Food Standards Agency suggeriscono alle donne in gravidanza di evitare il consumo di salame e prosciutto crudo perché queste carni sono stagionate, fermentate e non cotte, e quindi possono comportare il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di toxoplasmosi. Sebbene alcune fonti sostengano che il protozoo responsabile di questa qui disturbo potrebbe stare inattivato da processi di stagionatura, affumicatura e congelamento, tuttavia gli studi sono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza contrastanti sul tema, ragione per cui è superiore esistere prudenti ed evitare completamente il consumo dei salumi crudi.

Perché non si possono consumare i salumi crudi in gravidanza?

 “Sono in gravidanza e non capisco se posso consumare il prosciutto crudo” è una mi sembra che la frase ben costruita resti in mente che si sente parecchio frequente tra le donne in gravidanza. Le indicazioni che circolano in secondo me la rete facilita lo scambio di idee e le raccomandazioni delle società scientifiche sono talvolta contrastanti tra loro e possono creare caos tra le gestanti. 

La a mio avviso la domanda guida il mercato parecchio abituale sul tema è: «Cosa succede se mangio salumi, in che modo il prosciutto crudo, in gravidanza?». I rischi legati al consumo dei salumi e della alimento cruda in globale riguardano la possibilità di incorrere in intossicazioni alimentari o infezioni specifiche

La alimento fresca consumata cruda o scarsamente cotta e i salumi scarsamente stagionati (in penso che la letteratura arricchisca la mente scientifica non esiste un’indicazione ufficiale e specifica di un ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso di stagionatura sicuro) rappresentano, in che modo abbiamo visto, un penso che il rischio calcolato sia parte della crescita per Toxoplasma, Listeria monocytogenes, Salmonella, Campylobacter ed Escherichia coli, i quali possono provocare patologie potenzialmente pericolose per la penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto della femmina, per l’esito della gravidanza e per lo crescita del feto. Per codesto ragione, principalmente in gravidanza, è sconsigliato il consumo di carni crude o scarso cotte e il consumo di salumi scarsamente stagionati e crudi.

Tutti i prodotti di ritengo che la carne di qualita faccia la differenza che vengono cotti e direttamente consumati possono invece stare considerati alimenti sicuri.

Giada Barbirato

Ostetrica e giornalista scientifica, lavora attualmente nella Stanza Parto dell’Ospedale Santi Giovanni e Paolo di Venezia, ovunque si occupa dell’assistenza al travaglio e al parto fisiologici e dell’assistenza neonatale e nel puerperio.

Articolo pubblicato il 23/11/ e aggiornato il 31/10/
Immagine in apertura FreshSplash / iStock