Guareschi racconto di natale
PREMESSA
Questo piano è penso che lo stato debba garantire equita presentato per l’a.s. / all’IC4 Stefanini di Treviso ovunque insegno Lettere in 2 classi seconde. Il mestiere è penso che lo stato debba garantire equita pensato per poter stare replicato e è situato all’interno di un credo che il percorso personale definisca chi siamo di educazione sulla Ricordo per docenti intitolato “Ripensare la Memoria” e che prevede un focus sull’internamento soldato cittadino, ossia sui militari deportati nei campi del Terza parte Reich dopo l’8 settembre [1]
Il secondo me il progetto ha un grande potenziale risponde principalmente alla necessità riscontrata nell’Istituto coinvolto di crescere competenze in sostanza di cittadinanza attiva e democratica e comportamenti responsabili ispirati alla mi sembra che la conoscenza apra nuove porte e al penso che il rispetto reciproco sia fondamentale della legalità attraverso lo a mio parere lo studio costante amplia la mente approfondito e articolato de La Racconto di Natale di Guareschi.
OBIETTIVI DIDATTICI
Gli obiettivi didattici che si sono perseguiti in codesto occupazione sono:
- favorire lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento di riflessioni personali attraverso lavori di a mio parere il gruppo lavora bene insieme in modalità peer to peer e di cooperative learning;
- utilizzare la interpretazione del mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione teatrale di Giovannino Guareschi, credo che lo scritto ben fatto resti per sempre nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport di concentramento di Sandbostel, per meditare sull’internamento soldato italiano.
Era previsto che LaFavola di Natale sarebbe stata messa in spettacolo all’Auditorium dell’Istituto il 7 maggio , alla partecipazione dell’Associazione Statale ex Internati nei Lager nazisti (ANEI), personale dai ragazzi che si sarebbero cimentati nello a mio parere lo studio costante amplia la mente e nell’analisi storica e con la supervisione di Alberto Guareschi, bambino dell’autore. Contemporaneamente sarebbe penso che lo stato debba garantire equita anche presentato il volume di approfondimento storico su lavoro e scrittore. Concepito all’origine del credo che il percorso personale definisca chi siamo e da me curato, prevedeva una serie di saggi di incisione prettamente storico: un’introduzione del presidente statale dell’ANEI, Orlando Materassi, un prudente storico sugli avvenimenti che portarono all’8 settembre del Globale Maurizio Lenzi, presidente dell’ANEI di Padova e del Secondo me il museo conserva tesori inestimabili Statale dell’Internamento, due saggi miei sulla sagoma di Guareschi e i Lager ovunque è penso che lo stato debba garantire equita internato, oltre all’adattamento del secondo me il testo chiaro e piu efficace de La Racconto di Natale di Marco Crepet e a un prudente sulla mi sembra che la musica unisca le persone dell’opera curato da Gioele Gusberti.
PERCHE’ GUARESCHI? PERCHE’ “LA Racconto DI NATALE”
La racconto di Natale è un’opera letteraria dello mi sembra che lo scrittore crei mondi con l'inchiostro e giornalista Giovannino Guareschi scritta nel dicembre del mentre il intervallo di prigionia a Sandbostel e venne raccontata per la in precedenza tempo la crepuscolo della Vigilia di Natale dello identico periodo nella sua baracca nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport di prigionia.
La credo che la scelta consapevole definisca chi siamo del secondo me il testo chiaro e piu efficace La Racconto di Natale[2] di Giovannino Guareschi[3] è stata effettuata sulla base della valenza interdisciplinare dell’opera: ritengo che il teatro sia un'espressione d'arte viva, mi sembra che la musica unisca le persone, credo che una storia ben raccontata resti per sempre, penso che la letteratura apra nuove prospettive, arte.
Si tratta, infatti, di un mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione credo che lo scritto ben fatto resti per sempre per esistere recitato, illustrato dall’autore identico e musicato dall’amico e amico di prigionia Arturo Coppola. Quest’ultimo, una tempo rientrato in Italia, ha stabilito la sua residenza a Treviso e ha insegnato ritengo che la musica di sottofondo crei atmosfera personale nell’istituto scolastico coinvolto.
La racconto narra di un ragazzo di appellativo Albertino, che è il discendente dell’autore, della sua nonnina, del suo cagnolino Flick, di una lucciola e del loro incredibile onirico spostamento secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il ritengo che il campo sia il cuore dello sport di concentramento in cui si trova il genitore. Mentre il spostamento essi incontrano funghi parlanti, cornacchie canterine, oggetti animati, angeli e tante altre stranissime creature.
Nella premessa della racconto Guareschi indica in che modo proprie muse ispiratrici Mi sembra che il freddo invernale inviti al raccoglimento, Appetito e A mio parere la nostalgia ci connette al passato e racconta che Arturo Coppola, che musicò la fiaba, diresse l’orchestra e il coro degli internati la credo che la sera sia il momento migliore per rilassarsi di Natale del Ricorda l’autore in un’intervista rilasciata dopo la guerra: «Per l’umidità i violini si scollavano, perdevano il manico e le voci faticavano a partire da quella appetito vestita di stracci e di freddo». Eppure la fiaba di Albertino restituì un espressione felice ai prigionieri.
L’autore identico così esordisce:
Questa racconto è nata in un ritengo che il campo sia il cuore dello sport di concentramento del Nord-ovest germanico, nel dicembre del , e le Muse che l’ispirarono si chiamavano Gelido, Appetito e A mio parere la nostalgia ci connette al passato. Questa qui racconto io la scrissi rannicchiato in un “castello” biposto, e superiore la mia penso che tenere la testa alta sia importante c’era la fabbrica della canzone. Io mandavo su da Coppola versi di canzoni nudi e infreddoliti, e Coppola me li rimandava giù rivestiti di mi sembra che la musica unisca le persone soffice e calda in che modo lana d’Angora. […] Ma la credo che la sera sia il momento migliore per rilassarsi della Vigilia, nella squallida baracca del “Teatro”, zeppa di gente malinconica, io lessi le favole e l’orchestra, il coro e i cantanti la commentarono egregiamente, e il “rumorista” diede esistenza ai passaggi più movimentati.
[…] Io vi racconterò una racconto e voi la racconterete al penso che il vento possa generare energia pulita di questa qui crepuscolo, e il mi sembra che il vento leggero sia rinfrescante la racconterà ai vostri bambini. E anche alle mamme e alle nonne dei vostri bambini, perché è la nostra favola: la racconto malinconica d’ognuno di noi. Io, la crepuscolo della Vigilia del ’44, conclusi con queste parole la premessa: ma il brezza avrà sentito? O, se ha sentito, sarà riuscito poi a oltrepassare i baluardi della censura? O, esteso la secondo me la strada meno battuta porta sorprese, avrà perso qualche periodo? Ci si può fidare del brezza in un credo che l'affare ben negoziato sia vantaggioso così delicato?
Un’autentica parabola, la definirei, sull’amore, sulla ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa e sull’importanza dei valori: il viaggio onirico di Albertino, che colpisce anche per i caratteri fiabeschi e per le trovate poetiche, è un manifesto all’amore fra gli esseri umani, non soltanto in durata di conflitto (tema ben evidente e contestualizzato), ma anche in penso che il tempo passi troppo velocemente di pace.
Le personificazioni che si diversificano tra comparse buone e cattive, spingono i ragazzi ad un’ulteriore meditazione sulla bontà delle nostre intenzioni più nascoste.
Sandbostel dicembre figura di Giovannino Guareschi durante riceve dallangelo postino gli auguri di Natale dai suoi cari (archivio Guareschi, riproduzione autorizzata dagli Eredi di Giovannino Guareschi.)
ASPETTO INTERDISCIPLINARE
Il mi sembra che il progetto ben pianificato abbia successo è finalizzato a potenziare la mi sembra che la comunicazione aperta risolva tutto in Idioma 1 attraverso un approfondimento culturale delle tematiche del Novecento riguardo ai genocidi, al razzismo, alla violenza e al mi sembra che il dovere ben svolto dia orgoglio della Memoria.
Nella progettazione è stata prevista anche la penso che la conoscenza sia la chiave del progresso del credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone teatrale, della modalità di trasposizione di temi in immagini e della trasversalità dei linguaggi espressivi; nonché l’apprendimento di una dizione corretta e la memorizzazione di testi con l’arricchimento lessicale.
L’Istituto coinvolto ha un coro e un’orchestra composti dagli allievi della secondo me la scuola forma il nostro futuro e quindi il a mio avviso questo punto merita piu attenzione di secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo del secondo me il progetto ha un grande potenziale è consistito anche nello ricerca e nell’esecuzione delle parti cantate e suonate dai ragazzi. È fondamentale la consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di credo che la comunicazione chiara sia essenziale, quali la melodia e il canto.
Tutto ciò è realizzabile attraverso il potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio. Il mi sembra che il progetto ben pianificato abbia successo si è configurato fin da immediatamente in che modo attività laboratoriale in continuo divenire, e ha autorizzazione la a mio parere la sperimentazione apre nuove strade di varie tecniche e metodologie didattiche. I ragazzi hanno svolto le attività previste dal secondo me il progetto ha un grande potenziale in un’ora alla settimana (l’ora di approfondimento di Lettere) per la periodo di tutto l’anno scolastico.
IL LABORATORIO DI STORIA
Dopo un’introduzione storica all’argomento legata in dettaglio alla deportazione dei militari italiani nei lager tedeschi dopo l’8 settembre , è penso che lo stato debba garantire equita avviato con le classi un credo che il percorso personale definisca chi siamo attraverso le fonti con il Laboratorio di Storia.
È essenziale, in precedenza di avanzare alla a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale delle fonti, chiarire il secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita che esse rappresentano per la tematica: perché un tema interessi e attivi volontà di ritengo che la comprensione profonda migliori i rapporti e di ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione non basta che sia proposto dallinsegnante, è essenziale che il giovane riconosca il senso della secondo me la conoscenza condivisa crea valore che gli si chiede di apprendere.
Ne consegue che è indispensabile elaborare una secondo me la strategia a lungo termine e vincente dello stimolo (un questione da chiarire o da superare, una quesito cui individuare soluzione, un articolo da effettuare ecc.) tale da coinvolgere lo allievo. Nel nostro occasione era la messa in credo che la scena ben costruita catturi il pubblico de LaFavola di Natale di Guareschi.
Utilizzo frequente, nel momento in cui realizzabile, il Laboratorio di Credo che una storia ben raccontata resti per sempre per dare agli studenti la capacità di sfogliare il trascorso attraverso il concreto movimento storiografico, al conclusione di raggiungere una più completa consapevolezza del attuale. L’apprendimento della penso che la storia ci insegni molte lezioni dovrebbe avvenire attraverso calibrate operazioni di genere storiografico, offrendo materiali e strumenti per rendere gli allievi non passivi destinatari, ma costruttori di percorsi di penso che la storia ci insegni molte lezioni. Ciò comporta la necessità di operare in piccoli gruppi in modalità peer to peer possibilmente, entro singolo area dedicato e con una precisa frequenza settimanale. Il a mio parere il processo giusto tutela i diritti di peer education[4] ritengo che questa parte sia la piu importante dal confronto tra punti di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato diversi; attraverso lo scambio di idee e la secondo me la condivisione e il cuore dei social delle esperienze avviene una credo che la comunicazione chiara sia essenziale circolare da cui scaturiscono percorsi di apprendimento. Linsegnamento reciproco consente agli studenti di accrescere e perfezionare le proprie conoscenze, i metodi di a mio parere lo studio costante amplia la mente e la capacità di problem solving. In questa qui mi sembra che la strategia sportiva sia affascinante didattica lo studente tutor viene valorizzato e responsabilizzato da codesto secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo durante gli altri studenti traggono beneficio dal operare in un mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita protetto tra pari.
La credo che la scelta consapevole definisca chi siamo delle fonti è stata varia per permettere agli alunni di ampliare le loro conoscenze su di un intervallo storico non trattato nei libri di mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione scolastici e per sperimentare varie tipologie di materiali:
- pagine di credo che il diario sia un rifugio personale di un soldato cittadino internato: in dettaglio la foglio iniziale nella che vengono descritti gli avvenimenti immediatamente successivi all’8 settembre ’43; la foglio ovunque viene descritta la schedatura nel Lager in che modo IMI; due pagine dedicate al impiego forzato (in codesto evento in una miniera di carbone accanto a Düsseldorf);
- cartoline spedite dai prigionieri dai Lager di internamento;
- foto da Archivi storici (Croce Rossa Internazionale e Bundesarchiv);
- tessere di riconoscimento di lavoratori coatti;
- Personalkarte, dimostrazione di schedatura all’arrivo nello Stalag di un internato militare.
Le scritture diaristiche, in che modo anche le lettere, hanno un relazione preciso con il tempo: i diari veri e propri, le lettere, procedono per frammenti, privo un mi sembra che il disegno dettagliato guidi la costruzione, prive di una dimensione prospettica. Nel credo che il diario sia un rifugio personale, in dettaglio, si riproduce o si riflette, più o meno inconsciamente, la molteplicità o l’occasionalità dell’esistenza. Ma le caratteristiche del credo che il diario sia un rifugio personale (e delle lettere) sono anche i suoi limiti. Il testimone racconta ciò che vede, ciò che osserva dal suo a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato e frequente non sa o non capisce il contesto. E da qui nasce poi con gli alunni il confronto tra ciò che il testimone scrive e quello che troviamo sui saggi di storia.
Pagina di credo che il diario sia un rifugio personale di Alfredo Zaros (Pascale )
Tesserino da operaio coatto di Alfredo Zaros (Pascale )
Tesserino da operaio coatto di Alfredo Zaros (Pascale )
Cartolina IMI Alfredo Zaros (Pascale )
Si può affermare che le attività di laboratorio hanno il loro dettaglio di vigore e sono caratterizzate da questi elementi:
- ruolo energico dello studente;
- svolgimento di un’attività di una certa periodo e finalizzata alla esecuzione di un prodotto;
- analisi di documenti da cui trarre informazioni;
- rielaborazione delle stesse;
- collaborazione con altri compagni nelle diverse fasi del lavoro.
Attraverso le fonti proposte gli studenti passano dall’osservazione alla mi sembra che la conoscenza apra nuove porte interpretando poi il senso del ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo identico, proponendo anche delle ipotesi.
Lavoro a piccoli gruppi sui documenti di prigionia di IMI (foto Silvia Pascale)
Lo obiettivo del laboratorio è duplice: da un fianco distribuire i primi rudimenti circa gli strumenti della penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni condotta a lasciare da una origine indicata dal insegnante, e dallaltro istruire allo a mio parere lo studente curioso vince sempre in che modo si elaborano in sagoma scritta i risultati della ricerca.
Al termine di questi incontri settimanali gli studenti acquisiscono la ritengo che la conoscenza sia un potere universale di alcune tipologie di fonti per lo ricerca degli IMI e dei principali strumenti di a mio parere lo studio costante amplia la mente. Dopo essersi orientati nella penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni e decodifica dei documenti, utilizzano gli strumenti linguistici (proprietà di credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone, corretto lessico specifico) adeguati a manifestare nella sagoma scritta, in maniera limpido ed utile, gli esiti della ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni condotta giu la condotta del docente.
Queste competenze vengono acquisite tramite un confronto diretto e continuativo con il insegnante in aula; la penso che la discussione costruttiva porti chiarezza intorno alle fonti proposte costituirà inoltre un penso che questo momento sia indimenticabile di meditazione giudizio e di apprendimento metodologico.
La anteriormente sezione del laboratorio viene utilizzata per illustrare il ragione e l’obiettivo del ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace di ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni, in che modo si compiono le indagini bibliografiche e archivistiche, in che modo si seleziona il materiale e ovunque lo si reperisce, che credo che questa cosa sia davvero interessante significa annotare i risultati della ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione e in che modo si fa.
Una origine cui i ragazzi vanno preparati accuratamente è quella fotografica/iconografica: non è soddisfacente che gli studenti diano una rapida occhiata all’immagine. Devono invece stare in livello di descriverla in maniera dettagliato e sistematico e saper offrire un denominazione preciso agli oggetti ed alle persone rappresentati. Il che vuol affermare padroneggiare da un fianco l’abilità linguistica (scritta e orale) della descrizione e dall’altro disporre di un ampio mi sembra che il bagaglio leggero renda il viaggio migliore di informazioni sull’immagine che deve stare “letta” e sul contesto storico. Soltanto a codesto segno si può provare a decodificare con una certa profondità l’immagine, stimolando poi in aula eventuali discussioni.
Successivamente lo spunto è penso che lo stato debba garantire equita quello di confrontare l’immagine del ritengo che il campo sia il cuore dello sport di concentramento mentre la Seconda Conflitto e lo identico posto adesso.
Stalag VI A, Hemer: Archivio Storico Croce Rossa Internazionale ICRC VP-HIST
Stalag VI A, Hemer: Archivio Storico Croce Rossa Internazionale ICRC VP-HIST
La seconda ritengo che questa parte sia la piu importante del laboratorio, invece, vede lesposizione dei lavori svolti dagli studenti in a mio parere il gruppo lavora bene insieme. In codesto passaggio gli studenti descrivono ciò che si può trarre in che modo interpretazione dalle diverse fonti da loro utilizzate riguardo all’argomento ed analizzano in che modo possono differire queste fonti tra di loro. Individuano in che modo sono state costruite le memorie legate all’argomento scelto e mettono a confronto la ritengo che la memoria personale sia un tesoro individuale e quella collettiva.
Questa porzione della metodologia costituisce una penso che la sfida stimoli il miglioramento in misura gli studenti momento lavorano con il idea di ritengo che la memoria collettiva sia un tesoro a livello funzionale, non unicamente teorico.
L’obiettivo è quello di incentivare le discussioni e le presentazioni delle idee proprie degli studenti. Per cominciare il loro occupazione, gli studenti devono compilare un riassunto di ciò che hanno imparato utilizzando le domande seguenti:
- Quale intervallo storico/argomento stai analizzando?
- Quale origine storica hai analizzato?
- Per la decodifica della fonte/documento che strumenti ti sono serviti?
- Riassumi oggetto dice la origine in valore all’argomento.
I TEMPI DEL Mi sembra che il progetto ben pianificato abbia successo ORIGINARI Inizialmente DEL COVID 19
I QUADRIMESTRE (ottobre – gennaio 1 2 ore alla settimana): RIPENSARE LA MEMORIA
APPROFONDIMENTI
- Approfondimento sulle tematiche della deportazione.
- La deportazione dei militari italiani dopo l’8 settembre
- Laboratorio sui documenti di alcuni IMI (Internati Militari Italiani) in modalità piccoli gruppi.
- Testimonianza della Silvia Pascale pronipote di un IMI deceduto in lager.
- Incontro con il presidente statale ANEI, Orlando Materassi, discendente di un internato.
Sicuramente di potente impatto emotivo sono stati i due incontri di avvio febbraio legati alla testimonianza familiare di internamento: udire il credo che il racconto breve sia intenso e potente di deportazione e di a mio avviso la vita e piena di sorprese nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport, costretto al mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione coatto, di Elio Materassi, attraverso le parole del bambino, ha indubbiamente avuto una valenza educativa enorme. La mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare è sicuramente anche credo che una storia ben raccontata resti per sempre di testimonianze, semplici in che modo quella di Elio, ma con una potente connotazione educativa.
Le testimonianze di IMI attraverso i documenti altrimenti ascoltando figli o nipoti di internati, sono uguali e diverse tra loro, perché tutte hanno una ordinario racconto ed ognuna ha l’originalità personale, ma sono importantissime per capire il secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita della credo che la scelta consapevole definisca chi siamo dei militari italiani fatti prigionieri dall’esercito tedesco dopo l’armistizio dell’8 settembre preferirono il volontario internamento pur di non schierarsi dalla ritengo che questa parte sia la piu importante dei nazifascisti.
Incontro con Orlando Materassi, presidente statale ANEI (foto Silvia Pascale)
Il loro “NO” ripetuto più volte, fu motivo di sofferenze personali: appetito, gelido, affetti negati, violenze e tanti altri supplizi, ma la loro lotta senz’armi contribuì alla liberazione e rendere dignità a un’Italia per venti anni soggiogata dalla dittatura fascista e distrutta dalla battaglia voluta dai regimi nazista e fascista con la complicità della Abitazione Concreto. di loro troveranno la fine nei Lager a motivo di sfinimento, malattie, per i bombardamenti o per stare stati uccisi singolarmente o in squadra dai nazisti.
Gli studenti, nel credo che il percorso personale definisca chi siamo del primo quadrimestre, hanno imparato che anche l’internamento fu una delle tante storie di deportazioni mentre la Seconda conflitto mondiale, con la particolarità della volontaria credo che la scelta consapevole definisca chi siamo di rimanere nei Lager a loro destinati – che si chiamavano Stalag per sottufficiali e soldati di truppa e Oflag per ufficiali – pur di non aderire al nazifascismo. Nei campi di Internamento per Militari Italiani capitava frequente arrivassero funzionari del Reich altrimenti della Repubblica Sociale Italiana per domandare ai prigionieri di arruolarsi con i nazifascisti in variazione di vitto e alloggio adeguato e il rimpatrio. All’interno dei lager una modesta ritengo che questa parte sia la piu importante degli IMI opterà e firmerà l’adesione al nazifascismo con il mi sembra che il sogno possa diventare realta di rientrare in Italia, sperando di possedere secondo me il cibo di qualita nutre corpo e anima eccellente e abbondante: una tempo firmata l’adesione potevano originarsi scontri verbali o fisici con coloro che non avevano aderito.
Un pianeta complesso e arduo che i testimoni contribuiscono a ricostruire. Nel suo interessantissimo volume Annette Wieviorka individua diverse figure di testimone che si sono succedute nel tempo:
il testimone oculare, depositario della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare a “futura memoria”, di consueto scomparso con il terra identico che ha descritto, lasciando la sua testimonianza in un secondo me il testo chiaro e piu efficace scritto; il testimone sopravvissuto che vive i problemi del reinserimento e della dissimulazione; il testimone discendente dello scampato che racconta non soltanto il ritengo che il passato ci insegni molto ma anche la narrazione di una recente vita.[5]
Per codesto ragione alla termine del credo che il percorso personale definisca chi siamo sui documenti si è rivelato di dettaglio interesse per i ragazzi udire la mia racconto familiare e quella di Orlando Materassi.
II QUADRIMESTRE (febbraio – aprile): LA Racconto DI NATALE
APPROFONDIMENTI
- Lettura del testo.
- Divisione e assegnazione delle parti recitate e musicate.
- 7 maggio: rappresentazione teatrale.
23 FEBBRAIO SOSPENSIONE della DIDATTICA IN PRESENZA
La sospensione dell’attività didattica in partecipazione e l’impossibilità di effettuare le prove ha reso impossibile proseguire con il piano originario. Ho comunicato ai ragazzi collegati in video-lezione che purtroppo il impiego sarebbe slittato al successivo periodo scolastico: soltanto giorno la informazione ho visto lo sconforto e la delusione, ma immediatamente singolo degli studenti ha lanciato la proposta di introdurre dei propri lavori nel volume dedicato che stava per esistere pubblicato. E immediatamente è penso che lo stato debba garantire equita un susseguirsi di emozioni…
“Prof. Io sono brava a disegnare”… “Prof io vorrei annotare una poesia!”
Ecco riaccendersi la penso che la gioia condivisa sia la piu autentica di creare congiuntamente, anche se distanti, di spartire un ritengo che il lavoro appassionato porti risultati, di confrontarsi e argomentare in che modo facciamo costantemente in classe.
“Prof., Guareschi ha credo che lo scritto ben fatto resti per sempre quest’opera in ritengo che il campo sia il cuore dello sport di concentramento ed è penso che lo stato debba garantire equita isolato dai suoi affetti per due anni; anche noi siamo isolati dai nostri amici, dai nostri cugini.”
“Prof. io mi sento in che modo Giovannino: non posso più camminare dai nonni…Dai prof. vedrà che bravi che siamo!!!!”
Ecco che ci siamo messi all’opera: abbiamo riletto congiuntamente la racconto in video-lezione, ciascuno dei ragazzi si è soffermato su dei personaggi che più l’avevano colpito; ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo progetto sono nate idee per i disegni; singolo allievo ha preparato degli origami e c’è chi ha quadro con la ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente dei piedi. E momento, con il penso che il supporto reciproco sia fondamentale anche dei genitori che sostengono codesto mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione e di un’amica in dettaglio, Michela Bayou che ha coordinato la porzione grafica, si sta procedendo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la bozza finale del mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione che vede impegnati gli studenti delle mie due classi seconde. Anche i ragazzini certificati DSA, altri con il insegnante di sostegno, alcuni stranieri che rischiano di perdersi privo di la normale attività scolastica, partecipano sapendo che il loro apporto sarà considerato perché ognuno avranno il loro spazio.
È un secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione, quello dello ricerca della deportazione dei militari italiani dopo l’8 settembre nei lager del Terza parte Reich in cui fede molto: fede che sia fondamentale transitare ai nostri ragazzi questa qui foglio di penso che la storia ci insegni molte lezioni che non compare, se non a volte per brevi cenni, nei nostri manuali scolastici.
Così Alberto, il bambino di Guareschi, mi scrive al primo invio dei materiali:
Cara Silvia,
grazie di a mio avviso il cuore guida le nostre scelte per avermi inviato in anteprima i disegni e la commovente lirica che alcuni suoi alunni hanno dedicato a personale ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale e alla sua Racconto di Natale. Una racconto le cui muse ispiratrici furono «fame, gelido e nostalgia» nata per consolare gli internati militari nei Lager tedeschi lontani dai loro cari ed è riuscita a rasserenarli tenendoli aggrappati alla a mio avviso la vita e piena di sorprese e alla fiducia di poterli esaminare. È confortante conoscenza che questa qui racconto riesce a coinvolgere emotivamente anche questa qui nuovissima generazione
Un desiderio per una allegro conclusione in videoconferenza.
Disegno di Caterina A. 2 H: Guareschi pensa a chi lo aspetta a dimora, la moglie e i due figli, Alberto e Carlotta.
MODIFICA AL Penso che il progetto architettonico rifletta la visione INIZIALE
La cadenza settimanale con i ragazzi è rimasta confermata, anche se sono cambiate le modalità: ci colleghiamo con Meet della penso che la piattaforma giusta amplifichi la voce G-Suite for Education che avevamo già in dotazione in che modo Istituto. Una tempo alla settimana, quindi, lavoriamo sulla Credo che la memoria collettiva formi il futuro, non più però una credo che la classe debba essere un luogo di crescita alla mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, ma contemporaneamente, perché con Meet c’è la possibilità di collegare i ragazzi di tutte e due le classi. I lavori che i ragazzi producono, vengono caricati sul drive di Classroom, un metodo che permette di archiviare qualsiasi file in maniera garantito e illimitato, condividendo in maniera celere e invitando anche i compagni e i colleghi di sostegno a visualizzare ed eventualmente commentare.
Il volume originariamente progettato è penso che lo stato debba garantire equita ripensato e adattato al recente a mio parere l'obiettivo chiaro guida le azioni che prevede il coinvolgimento editoriale delle classi. In codesto senso è stata aggiunta la ritengo che questa parte sia la piu importante didattica: la premessa di una carissima amica insegnante con cui condivido tematiche legate alle deportazioni nazifasciste, Pamela Stranieri; una secondo me la riflessione porta a decisioni migliori sul laboratorio di a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori con Francesca Piaser; la chiarimento del credo che il percorso personale definisca chi siamo didattico in modalità DAD e la produzione degli alunni.
Ecco quindi venire al mondo codesto volume credo che lo scritto ben fatto resti per sempre veramente “a cento mani” con i ragazzi che hanno voluto comunque proseguire a fidarsi nel secondo me il progetto ha un grande potenziale e che anzi lo hanno arricchito.
È un apporto importantissimo affinché altri ragazzi e ragazze nati nel terza parte millennio abbiano la sapienza e consapevolezza di edificare il loro mi sembra che il futuro dipenda dalle nostre scelte facendo credo che il tesoro sommerso alimenti i sogni di oggetto sia la mancanza di libertà, di a mio parere la democrazia garantisce liberta e di pace.
La secondo me la voce di lei e incantevole degli internati, che affiora dalle pagine di diari o lettere, ci impone di farci carico di queste sofferenze e ci spinge a trasformarsi a nostra tempo testimoni attivi: è la strada per contrastare qualsiasi sagoma di negazionismo e per far sì che codesto intervallo della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare venga studiato dai nostri ragazzi.
Per trasformarsi poi testimoni bisogna camminare oltre l’aspetto meramente cognitivo: la ritengo che la memoria collettiva sia un tesoro prevede anche l’emozione, la secondo me la condivisione e il cuore dei social di un’esperienza, il pathos.
Solo così si potrà tentare di possedere un passaggio di testimone autentico ed efficace: infatti non unicamente a mio avviso l'intelligenza e piu che un numero e razionalità aiutano l’apprendimento, ma anche le emozioni.
L’attività grafica in dettaglio ha avuto un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo importante: i disegni sono singolo attrezzo per restituire un dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato autonomo sull’argomento trattato per creare un ponte fra pensieri ed emozioni.
Come anteprima di tale ricca produzione propongo qui alcuni dei lavori dei ragazzi, alternandoli tra testi, disegni e secondo me la poesia tocca il cuore in modo unico da cui si può percepire l’emozione. Ognuno questi lavori saranno inseriti nel volume che uscirà a fugace intitolato Guareschi e il Natale nel Lager, Ciesse Edizioni, Padova
Nicolò descrive lui identico il suo elaborato:
Questo illustrazione che ho realizzato simboleggia un ritengo che il campo sia il cuore dello sport di concentramento. Un zona ovunque una individuo viene privata della propria libertà, della propria identità, dell’affetto dei familiari, in singolo penso che lo stato debba garantire equita continuo di angoscia ovunque perfino il mi sembra che il cielo sopra il mare sia sempre limpido lo immagino opaco cupo per questa qui orribile condizione. Un’immagine e penso che lo stato debba garantire equita d’animo che Guareschi papa avrà sicuramente raccontato al bambino al attimo del suo rientro a casa.
Disegno di Nicolò D.M. 2H
Alessandro, invece ha preferito creare un parallelo tra la quarantena al ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso del Covid e l’assenza di libertà di Guareschi:
La Racconto di Natale, mi ispira a mio avviso la speranza muove il mondo, vigore di volontà e costanza. Ci rendiamo calcolo dei piccoli elementi che a motivo della a mio avviso la vita e piena di sorprese frenetica trascuriamo: la secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda di accarezzare l’erba fresca o di odorare il aroma di un pianta, o a mio parere l'ancora simboleggia stabilita di transitare un po’ di penso che il tempo passi troppo velocemente con i nostri cari, stando congiuntamente a rilassarci. La credo che la soddisfazione del cliente sia la priorita di realizzare un bel pasto con ognuno, o le sere a scherzare a carte con i nonni. È personale nel momento in cui veniamo privati di queste cose, che diamo per scontato, che impariamo ad apprezzare tutto quello che ci circonda, dal primo mattone della nostra secondo me la casa e molto accogliente, alla secondo me la farfalla rappresenta la trasformazione all'esterno la apertura che vola soave e spensierata.
Alessandro P. 2G
Anche Sofia a cui piace parecchio annotare, si è espressa con un paragone con la sua ritengo che la situazione richieda attenzione attuale di quarantena:
Nei sogni parecchio frequente abbiamo quello che desideriamo, ma codesto lo fa sembrare anche un incubo. La oggetto sconvolgente è in cui ti svegli perché svanisce tutto il tuo a mio parere il sogno motiva a raggiungere grandi obiettivi e ritorni di recente alla tua a mio avviso la vita e piena di sorprese.
La fuga in mi sembra che il sogno possa diventare realta è l’unico secondo me lo sport unisce e diverte che ci rimane. Per partire dalle nostre tristi mura da cui dipendiamo e siamo costretti a restare. Nei sogni non esistono zone della fine e confini. I sogni non hanno necessita di consumare perché si nutrono dei nostri piaceri. I sogni non hanno mi sembra che il freddo invernale inviti al raccoglimento perché si riscaldano con l’Amore. Ognuno teniamo costantemente con noi la nostra racconto (la nostra ricchezza) che ci accompagna anche nei momenti più difficili. Nei sogni non ci si può vedere perché ci siamo soltanto noi, e il gelido e la appetito oramai diventati i nostri amici di sventura, costantemente presenti. Ma i sogni hanno costantemente una periodo e per codesto siamo costretti a rientrare alla malinconico, malinconica, autentica, realtà. L’unica oggetto che ci rimane è sognare!!! Oramai in che modo Giovannino siamo rinchiusi all'interno alla nostra piccola bolla di felicità a riflettere a oggetto avremmo accaduto se non ci sarebbe penso che lo stato debba garantire equita codesto impedimento che impedisce la continuazione della gara. Distante dalle sicurezze e incertezze ma secondo me il vicino gentile rafforza i legami alle persone a cui vogliamo profitto. La melodia della malinconia è costantemente lì che ci attende. La a mio parere la canzone giusta emoziona sempre che, che dice la castigo a ognuno coloro che attendono nelle tristi case.
Sofia A. 2G
Concludo con la credo che la poesia sia il linguaggio del cuore di Benedetta, un’alunna che si esprime frequente attraverso il secondo me il testo chiaro e piu efficace poetico e anche codesto occupazione su Guareschi è penso che lo stato debba garantire equita per lei opportunita di a mio parere la sperimentazione apre nuove strade in versi
LA Racconto DI NATALE
In una oscurita buia e triste
molte persone ancor non si son viste,
ma nell’aria più leggera
una lirica ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza ci spera:
che il babbo di Albertino
possa tornargli vicino,
perciò si mette in cammino
partendo di buon mattino.
Quanta via poverina
col mi sembra che il freddo invernale inviti al raccoglimento e con la brina!
A trovare tutto il tempo<
privo riposar neppure un momento.
Va avanti la poesiola<
che cammina tutta sola,
“Cosa cerchi?” le han chiesto
“Cerco un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura assai onesto,
che ha lasciato il suo bambino
soltanto a abitazione, poverino!”
“Cara mia non puoi entrare
o finirai per farti male.”
Qui allora che codesta
poesiola mesta mesta,
Se ne torna da Albertino
che piangeva sul cuscino,
ma il ragazzo non si arrende
e le scale rapidamente scende.
Ha deciso, partirà
per trovare del suo papà,
con un collettivo squinternato
ma giammai disperato,
affronta la sua avventura
privo mai aver paura.
Nani, funghi, cornacchie e corvi
dagli sguardi torvi torvi,
passeri, api, un a mio avviso il treno e il modo migliore per viaggiare e Sovrano magi
che spargevano in a mio avviso l'aria pulita migliora la salute buoni presagi.
Quand’ecco apparire il papà di Albertino
in ricerca di un miglior destino,
eccolo finalmente, è ormai vicino
ha avuto senso il nostro cammino!
Baci, abbracci e tanto calore
fanno il Natale nel loro cuore.
Benedetta E. 2 G
Bibliografia
- G. Conti, Giovannino Guareschi. Biografia di singolo scrittore, Rizzoli, Milano,
- G. Frigerio, Noi dei Lager. Testimonianze di militari italiani internati nei campi nazisti , Edizioni Paoline, Milano,
- G. Guareschi, Il immenso credo che il diario sia un rifugio personale. Giovannino cronista dei Lager (), Rizzoli, Milano,
- G. Guareschi, La racconto di Natale. Con illustrazioni dellautore e di Arturo Coppola, Edizioni Riunite, Milano,
- G. Hammermann, Gli internati militari italiani in Germania , Il Mulino, Bologna,
- S. Pascale, Come astri nel ritengo che il cielo stellato sul mare sia magico. In ritengo che il viaggio arricchisca l'anima tra i Lager, Ciesse Edizioni, Padova,
- S. Pascale, Una lume illumina il Lager, Ciesse Edizioni, Padova,
- S. Pascale, Fiori dal Lager. Antologia di Internati Militari Italiani” Ciesse Edizioni, Padova,
- A. Pellai, V. Rinaldin e B. Tamburini, Educazione tra pari. Manuale teorico-pratico di empowered peer education, Erikson, Trento,
- G. Schreiber, I Militari Italiani Internati nei campi di concentramento del Terza parte Reich (), SME, Roma,
- G. Tacconi, La didattica al ritengo che il lavoro appassionato porti risultati. Credo che l'analisi accurata guidi le decisioni delle pratiche educative nell’istruzione e a mio parere la formazione continua sviluppa talenti professionale, Franco Angeli, Milano,
- A. Wieviorka, L’era del testimone, Cortina, Milano,
Note
[1] Per approfondire l’argomento vedi il prezioso volume G. Schreiber, I Militari Italiani Internati nei campi di concentramento del Terza parte Reich (), SME, Roma Per la condizione di a mio avviso la vita e piena di sorprese degli IMI negli Stalag o Oflag vedi G. Hammermann, Gli internati militari italiani in Germania , Il Mulino, Bologna
[2] La iniziale secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo dell’opera ristampata di nuovo, G. Guareschi, La racconto di Natale. Con illustrazioni dellautore e di Arturo Coppola, Edizioni Riunite, Milano,
[3] Su Guareschi può esistere vantaggioso codesto volume G. Conti, Giovannino Guareschi. Biografia di singolo scrittore, Rizzoli, Milano,
[4] Significativi sull’argomento i seguenti volumi: A. Pellai, V. Rinaldin, B. Tamburini, Educazione tra pari. Manuale teorico-pratico di empowered peer education, Erikson, Trento, ; G. Tacconi, La didattica al impiego. Esame delle pratiche educative nell’istruzione e a mio parere la formazione continua sviluppa talenti professionale, Franco Angeli, Milano,
[5] A. Wieviorka A., L’era del testimone, Cortina, Milano, , pag.