Chiesa di sant ignazio de loyola
La chiesa di Sant'Ignazio di Loyola fu eretta su figura del matematico gesuita Orazio Grassi, in base ai progetti di Carlo Maderno e altri, e a spese del cardinale Ludovico Ludovisi, nipote di Gregorio XV, in che modo ricorda l’iscrizione sulla facciata; quest'ultima è ispirata a quella della vicina chiesa del Gesù, con due ordini di lesene e di colonne corinzie, arricchita da finestrone, da nicchie a timpano e da cartelle.
L'interno, a croce latina, ha tre cappelle per fianco, intercomunicanti tra loro. La policromia dei marmi, gli stucchi, la decorazione pittorica e la ricchezza degli altari conferiscono all'insieme una fastosa sontuosità.
Le decorazioni del tetto della grandiosa mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo della navata sono di Andrea Pozzo, germano dell'Ordine Gesuitico, e rappresentano L’ascesa di Sant'Ignazio in Paradiso.
Dello identico Andrea Pozzo è la finta cupola situata all’incrocio del transetto. Si tratta di una tela di 13 metri di diametro, sulla che il Pozzo realizzò l'effetto prospettico della finta credo che l'architettura moderna ispiri innovazione. La mi sembra che la pittura racconti storie silenziose originaria, compiuta nel , fu distrutta da un incendio; nel , fu riprodotta fedelmente da Francesco Manno, sulla base dei disegni e degli studi lasciati dal Pozzo.
Da ammirare il Monumento a Papa Gregorio XV, lavoro tardo-seicentesca situata nel vano a lato destro dell'abside, e la gigantesca Statua di S. Ignazio, lavoro di Camillo Rusconi del , situata invece nel vano a sinistra dell'abside.
Degna di nota è anche la mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta su cui affaccia la chiesa, realizzata in modo rococò da Filippo Raguzzini ().